22.06.2014 – SS. Corpo e Sangue di Cristo: L’unico Corpo per riconoscere ogni corpo!
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,1. “IL SIGNORE TI HA FATTO PERCORRERE NEL DESERTO PER METTERTI ALLA PROVA, PER SAPERE QUELLO CHE AVEVI NEL CUORE” (Dt 8,2).
C’è una prova per sondare il cuore se vi è fedeltà o resa.
Il cristiano persiste là dove altri scappano, prosegue quando la strada si fa faticosa, crede nella luce quando è immerso nel buio, sta nell’Amore anche quando riceve soprusi.
2. “POICHÉ VI È UN SOLO PANE, NOI SIAMO, BENCHÈ MOLTI UN SOLO CORPO: TUTTI INFATTI PARTECIPIAMO ALL’UNICO PANE” (1^ COR 10,17).
Lo scopo del Pane e del Vino trasformati in Corpo e Sangue di Cristo è quello di formare l’unico corpo che è la chiesa. Tuttavia mentre la materia del pane e del vino non pone ostacolo alla parola pronunciata su di essi, possiamo essere invece noi a fare resistenza a che diventiamo una sola realtà.
L’unico Corpo però non è massificazione. Ognuno ha la sua identità che è quella di Gesù che rimane in ciascuno come ciascuno rimane in Lui per una vita donata alla sua maniera come alla sua maniera diviene di natura eterna!
Perché ciò possa accadere:
– Preparare il cuore.
Vedere ciò che sta succedendo: se ama o pretende, se è egoista e geloso del suo o fa di sé e di ciò che ha un dono. Vedere se è fedele e quindi anche in pace!
– Lasciarsi fare.
Che non è invadenza ma semplice accoglienza di ciò che deve accadere e sta nel DNA di ciò che prendo e di cui mi nutro. Quel Cibo divino è fatto per diventare dello stesso corpo e dello stesso sangue.
– Agire come unico corpo.
Essere consapevoli che ogni comunione rende possibile un cammino insieme.
3. IL RIASSUNTO:
L’ Eucaristia non si può capire ma la si vive dando credito a Colui che l’ha voluta e comandata dicendo: fate questo in memoria di me, così come ho fatto Io, e sarà ogni volta il mio vero Corpo offerto e il mio Sangue versato per voi, per tutti voi.
È un corpo che poi sa riconoscere il corpo di ogni uomo come corpo di Cristo!
“Con l’eucaristia noi sappiamo chi è Dio! Egli dona tutto se stesso per essere mangiato così che ognuno, se lo vuole, può diventare come Lui. ma questo sempre “in Lui”. E’ il massimo dell’Amore far salire l’Amato allo stesso livello che è proprio. Gesù per l’Eucaristia ci assimila a sé così che noi possiamo dire con Lui: Abbà, Padre, sono tuo vero figlio!”