27.07.2014 – 17^ Tempo Ordinario: 30 giugno 1973 – Traslazione della Cappella del SS. Crocifisso in Antria: 31 maggio / 07 giugno 1914 – Primo Venticinquesimo!
, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,Il SS. Simulacro fu con pompa solenne tolto dalla vecchia cappella e trasportato nella Chiesa di S. Valentino, il 30 giugno del 1793, con gran concorso di popolo. (…)
Essendo trascorso da parecchi anni il centenario della traslazione, senza festeggiamenti speciali che rammentassero al popolo la memorabile ricorrenza, il Parroco don Luigi Mannocchi, coadiuvato da’ suoi parrocchiani e dagli abitanti dei paesi circonvicini, i quali con sincero slancio di fede risposero unanimemente all’appello, volle celebrare un solenne ottavario dalla domenica 31 maggio alla seguente 7 giugno 1914, in ringraziamento di tanti benefici, e per allontanare da noi i castighi della divina vendetta,
Voglia il cielo che la Festa centenaria del SS. Crocifisso, celebrata oltre che con pompa e cerimonie solenne, anche con l’istituzione della società cattolica sotto il patrocinio di S. Nicola da Tolentino, produca frutti abbondanti e duraturi in tutti coloro, che con zelo cooperano alla buona riuscita della festa: e il ricordo di questa dimostrazione di Fede, rimanga ai figli e ai più tardi nepoti esempio e sprone a stringersi sempre più alla Croce del Redentore, unico simbolo di vera fratellanza e d’amore in mezzo all’egoismo e agli inganni dei falsi apostoli, promettitori al popolo di prosperità e di pace».
I festeggiamenti ebbero carattere prettamente religioso, ma non mancarono manifestazioni popolari. (…)
Il paese fu illuminato alla veneziana e gli archi partivano da Villa bassa fino al palazzo: all’imbrunire si passava ad accendere i barattoli con uno stoppino.
Tutta Villa fu illuminata con moderne lampade elettriche alimentate da un gruppo elettrogeno, a sua volta azionato con un motore a vapore.
Questa macchina a vapore, alimentata a legna, servì solamente per proiettare un film, ovviamente muto, nella vecchia «Piazzetta degli artigiani» a Villa Alta.
Parteciparono alla festa le processioni di: Migiana, Corciano, Castelvieto, Mantignana, Castel Rigone, Collesanto, Antrìa e Magione.
Furono istituiti posti di ristoro e ad ogni partecipante fu data una pagnotta di pane con una «coppia» di uova sode, il vino era abbondante.
Alla vigilia della festa furono accesi molti falò e lo spettacolo si ripetè l’ultima sera.
(notizie tratte dal libro: Villantria e il suo territorio, a cura di Gian Piero Chiodini)