Dove Dio si fa incontro?
Israele risponde: con la sua Parola Dio si fa incontro.
Il giudaismo proclama: Dio sta nel Tempio, abita qua, si è fermato e stabilizzato tra noi.
Gesù afferma: “Distruggete questo Tempio e in tre giorni lo farò risorgere” (Gv 2, 19).
Parlava del suo Corpo che diventa tempio perché offerto, donato, consegnato. Non è un tempio di cui gloriarsi, che fa vedere quanto si è grandi. È un tempio dove ogni piccola parte dice il sacrificio personale di chi lo frequenta facendone parte. È un tempio fatto di “pietre vive” per l’amore e per amare; amore che circola e si diffonde. Ogni pietra infatti sta fissa per il cemento che è l’amore reciproco e verso tutti. È dunque tempio di vita di amore e non è certo retto da organizzazioni o dalla quantità di soldi o altro.
Noi siamo chiamati a distruggere il tempio degli idoli che ci siamo creati dove domina l’egoismo anche spirituale (i farisei frequentavano il tempio di Dio ma Gesù li chiama ipocriti, uomini dalla doppia vita) per entrare e far parte del tempio vivo di Dio che è il Corpo di Gesù.
Uscire allora da ciò che mette al centro noi stessi per mettervi Dio, per farlo essere quel Corpo che siamo noi attraverso l’Eucaristia. È il tempio di Gesù fra noi voluto, adorato, che fa casa dove c’è un Padre e i figli che si amano.
Siamo chiamati ad entrare insieme in una dimora facendo un viaggio insieme. La vita non sarà più un galleggiare, un sopravvivere ma diventerà un vero navigare perché c’è un punto di partenza e una meta, una casa.
Ricordiamo i discepoli di Emmaus che sono in viaggio. Essi vivono lo spezzamento e fanno l’esperienza dello scacco. Ad un certo punto accade un evento inatteso: tra i due entra un Terzo che comincia a camminare con loro e che, a poco a poco, li coinvolge, comincia a spezzare la Parola e alla fine li accoglie: dove andremo? In realtà non sono loro ma è Lui che li accoglie nella sua dimora e commentano: ci ha preso il cuore.
E così invece di fare un viaggio lontano da Gerusalemme, tornano a Gerusalem-me nella comunità dove loro sanno che con Pietro, con gli apostoli quel Terzo, quel viandante che li ha coinvolti, continua a camminare con loro.
Insieme dunque nel tempio per confrontarsi, decidere e poi uscire per Gesù, con Gesù e in Gesù e così dare al Padre ogni onore e gloria.
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