24.05.2015 – Pentecoste: Lo Spirito che da la vita!

24.05.2015 – Pentecoste: Lo Spirito che da la vita!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

Guida dell’anima

Lo Spirito Santo è la guida dell’anima; senza di Lui, non può nulla.

L’anima posseduta da Lui è come un’uva dalla quale esce un delizioso liquore quando viene spremuta. Senza lo Spirito Santo, l’anima è come un ciottolo dal quale non si può far uscire nulla.

Coloro che sono condotti dallo Spirito Santo hanno idee giuste. Ecco perché ci sono tanti ignoranti che la sanno più lunga degli eruditi.

Un cristiano che è guidato dallo Spirito Santo non fa fatica a lasciare i beni di questo mondo per correre dietro ai beni del Cielo. Sa fare la differenza. Per l’uomo che si lascia condurre dallo Spirito Santo, sembra che non ci sia il mondo; per il mondo, sembra che non ci sia Dio. (S. Giovanni Maria Vianney)

Era entrato il fuoco

Avvenne che quei pezzi di cultura, giustapposti, presero a muoversi e animarsi, ingranandosi a formare un corpo vivo (…). Era penetrato l’amore e aveva investito le idee, traendole in un’orbita di gioia.

Era successo che l’idea di Dio aveva ceduto il posto all’amore di Dio, l’immagine ideale al Dio vivo (…).

Lo Spirito Santo che, nel mio bagaglio dottrinale aveva occupato un posto secondario, (…) s’era animato e di colpo era divenuto anima dell’anima mia: calore del mio amore: nesso connettivo tra me e Dio. (…)

Avendo trovato l’Amore, mi trovai, quasi di colpo, nel circuito della Trinità. Tutti i dogmi, tutte le nozioni uscivano dal casellario della memoria e divenivano materia viva: sangue del mio sangue. Movevo dalla biblioteca intasata di libri, verso la Chiesa abitata da cristiani. (…)

Capii allora che cosa volesse significare il Signore, nel Vangelo di Giovanni, con le sue immagini di luce, di amore, di rinascita e di Spirito. Era entrato il fuoco. Lo Spirito Santo, vento impetuoso, aveva spazzato via nebbie e schermi; sotto il suo soffio, l’incendio divampava: nella luce nuova, si scoprivano Dio e il fratello. (Igino Giordani)