20.09.2015 – 25^ Tempo Ordinario: Dagli ostacoli alla sapienza del servire
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,SERVIRE CON CUORE E ANIMA DI BAMBINO.
Essere mendicanti e non ricchi,
Semplici per essere capaci di accoglie-re tutti e di essere accolti da tutti.
Fiduciosi per credere nel futuro pieno di speranza in sé, negli altri e negli eventi,
Sicuri perché nelle mani di chi lo ama e pensa a loro.
Pieni di stupore per i doni che ricevono
Pronti sempre ad accogliere l’altro come un piccolo ricoprendolo di quelle attenzioni dettate dalla fantasia e che fanno crollare da una parte ogni superbia e dall’altra crescere l’immagine vera che è in noi.
Servitori di tutti come dice Gesù a Pietro che si oppone alla croce, uno stare “dietro” a Lui, che oltre a rimandare al posto del discepolo, più profonda-mente rimanda al posto che è proprio di chiunque accetti di prendersi cura fino a dimenticarsi: stare dietro ad un bambino, stare dietro ad un malato, stare dietro ad una situazione difficile. Questa capacità di stare “dietro” non solo a livello mentale, ma soprattutto concreto e pratico, fino ad accettare di perdere la propria vita donandola, è il grande passaggio che ormai il Signore Gesù ha fatto per se stesso e che chiede ai propri discepoli.
OSTACOLI AL SERVIZIO
Gelosia – che blocca l’altro e lo fa vivere nel cuore come in una prigione.
Spirito di contesa – che dice una spiccata tendenza ad attaccare briga, al litigio, ad esprimersi pensando di aver sempre ragione.
Accontentare senza far contenti, il cedere senza amare che rende schiavi.
Il desiderio di possedere cose o persone che può creare – oggi lo si vede – anche tragedie.
Invidia che parte dal tentativo maldestro di confrontarsi con altri senza essere più se stessi.
Non chiedere, non pregare bene; anzi chiedere per le passioni cioè per ciò che fa comodo, per il benessere personale, salute compresa. Sant’Agostino dice che le nostre preghiere non sono esaudite se chiediamo senza pentirsi del peccato («mali»), o chiediamo cose che ci sembrano buone ma che invece sarebbero per noi dannose («mala»), oppure chiediamo senza fede («male»).
SERVIRE CON SAPIENZA
Pura: sa vedere bene, in modo preciso.
Pacifica: fa la pace senza parlarne.
Mite: rende avvicinabili, abbordabili.
Arrendevoli: è capace di capire dove è bene cedere.
Piena di misericordia: perché vede i propri limiti e li sa accettare negli altri.
Piena di buoni frutti: che sono i frutti dell’amore vissuto concretamente.
Imparziale: perché equilibrata nel parlare e soprattutto nel dare il suo parere.
Sincera: cioè trasparente, non ha nulla da nascondere perché anche quello che è riservato emana come profumo.
Servire con Cuore e anima di bambino.
· Essere mendicanti e non ricchi,
· Semplici per essere capaci di accoglie-re tutti e di essere accolti da tutti.
· Fiduciosi per credere nel futuro pieno di speranza in sé, negli altri e negli eventi,
· Sicuri perché nelle mani di chi lo ama e pensa a loro.
· Pieni di stupore per i doni che ricevono
· Pronti sempre ad accogliere l’altro come un piccolo ricoprendolo di quelle attenzioni dettate dalla fantasia e che fanno crollare da una parte ogni superbia e dall’altra crescere l’immagine vera che è in noi.
· Servitori di tutti come dice Gesù a Pietro che si oppone alla croce, uno stare “dietro” a Lui, che oltre a rimandare al posto del discepolo, più profonda-mente rimanda al posto che è proprio di chiunque accetti di prendersi cura fino a dimenticarsi: stare dietro ad un bambino, stare dietro ad un malato, stare dietro ad una situazione difficile. Questa capacità di stare “dietro” non solo a livello mentale, ma soprattutto concreto e pratico, fino ad accettare di perdere la propria vita donandola, è il grande passaggio che ormai il Signore Gesù ha fatto per se stesso e che chiede ai propri discepoli.
Ostacoli al servizio
1. Gelosia – che blocca l’altro e lo fa vivere nel cuore come in una prigione.
2. Spirito di contesa – che dice una spiccata tendenza ad attaccare briga, al litigio, ad esprimersi pensando di aver sempre ragione.
3. Accontentare senza far contenti, il cedere senza amare che rende schiavi.
4. Il desiderio di possedere cose o persone che può creare – oggi lo si vede – anche tragedie.
5. Invidia che parte dal tentativo maldestro di confrontarsi con altri senza essere più se stessi.
6. Non chiedere, non pregare bene; anzi chiedere per le passioni cioè per ciò che fa comodo, per il benessere personale, salute compresa. Sant’Agostino dice che le nostre preghiere non sono esaudite se chiediamo senza pentirsi del peccato («mali»), o chiediamo cose che ci sembrano buone ma che invece sarebbero per noi dannose («mala»), oppure chiediamo senza fede («male»).
Servire con sapienza
· Pura: sa vedere bene, in modo preciso.
· Pacifica: fa la pace senza parlarne.
· Mite: rende avvicinabili, abbordabili.
· Arrendevoli: è capace di capire dove è bene cedere.
· Piena di misericordia: perché vede i propri limiti e li sa accettare negli altri.
· Piena di buoni frutti: che sono i frutti dell’amore vissuto concretamente.
· Imparziale: perché equilibrata nel parlare e soprattutto nel dare il suo parere.
· Sincera: cioè trasparente, non ha nulla da nascondere perché anche quello che è riservato emana come profumo.
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