08.05.2016 – Ascensione del Signore: Mentre li benediceva si staccò da loro!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

È lo stacco da un modo di vedere fisico e materiale. E questo si compie per Gesù mentre l’occhio si rivolge con immediatezza verso l’uomo, ogni uomo con le sue gioie e le sue sofferenze, l’uomo fatto di carne che diventa la passione dei discepoli come lo è di Dio.

Gesù se ne va ma per venire ancora.

Nel frammezzo la tensione è volta alla costruzione del Regno di Dio che ha di umano la relazione con l’uomo, ogni uomo, e che però è chiamata a divenire relazione con Dio perché qualunque cosa si fa ad uno, la si fa a quel Gesù che resta impresso in ogni volto.

Il Regno di Dio è dunque far conoscere il Padre, con il suo Amore fatto misericordia perché ognuno si senta figlio amato e fratello universale.

È il tempo di togliere dalla solitudine e portare tutti a sperimentare quell’insieme creato dall’Amore che contiene Gesù e lo ridice concretamente al mondo.

Ma bisogna avere il coraggio di amarci come prima cosa, la più importante e sarà lo Spirito di Gesù a guidare i nostri passi verso la pace del suo Regno, tutti insieme, portando i pesi gli uni degli altri, condividendo gioie e dolori, accompagnando alla casa del Padre.

È la famiglia dei figli di Dio che si crea sulla terra come inizio di quella del cielo dalla quale Gesù stesso verrà a prenderci per introdurci in essa in maniera definitiva.

In concreto:

Non separare il volto di Gesù da quello di ogni uomo: è Gesù stesso che si è voluto coinvolgere con la “carne umana” fino ad assumerla nella sua interezza.

Per questo non guardare sempre in alto ma piegare lo sguardo verso chi ci sta accanto o che incontriamo nella vita.

Vivere concretamente questo rapporto con l’uomo che lo sguardo realizza senza paura, è il momento in cui Gesù fa esperienza con noi!