16.10.2016 – 29^ Tempo Ordinario: Una giustizia immediata!
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,Si tratta evidentemente della giustizia di Dio e non della nostra! In realtà quando noi parliamo di giustizia intendiamo come qualcosa che è dovuto a te come a me mentre quando parliamo di quella di Dio la dobbiamo rivestire di paternità.
E allora che cosa succede?
Che mentre per noi quando uno ha preso il suo se lo va a godere a casa propria, con Dio non accade così, proprio perché egli è Padre e non padrone.
Ora cosa fa un Padre?
Prima di tutto vede i figli alla stessa maniera ma tenendo conto della loro situazione. Egli guarda le necessità dei suoi figli e provvede con giustizia, cioè dona loro ciò di cui hanno bisogno, e Lui lo sa bene ancor prima che uno glielo faccia presente.
E come fa ad intervenire subito?
Attraverso l’amore dei fratelli e delle sorelle. Perché non si tratta di ricevere qualcosa o l’intervento di qualcuno che sia fuori dal mondo. Siamo noi che agiamo con giustizia verso chi ha bisogno avendo già nelle nostre mani la vita che ci è donata e le cose che possono essere distribuite.
Così commentava San Basilio uno dei più rinomati Padri della Chiesa:
“Il pane che a voi sopravanza, è il pane dell’affamato; la tunica appesa al vostro armadio, è la tunica di colui che è nudo; le scarpe che voi non portate, sono le scarpe di chi è scalzo; il denaro che tenete nascosto, è il denaro del povero; le opere di carità che voi non compite, sono altrettante ingiustizie che voi commettete”. (Homilia VI in Luc., XII, 18: PG XXXI, Col. 275)
Per cui, come è possibile venir esauditi quando si chiede ad un Padre, come è Dio, ciò che Egli già ci ha consegnato per dare?
In un’altra parabola si comprende ancora meglio. Essa parla di uno che va a chiedere del pane ad un amico, dicendo esattamente così: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli” (Lc 11, 5.6). Dice: non ho nulla! Perché se avesse avuto qualcosa non poteva andare a chiedere.
Il brano di oggi viene a dirci che bisogna pregare con fede ma sapendo che abbiamo a che fare con un Padre che è misericordia dalla quale scaturisce la giustizia, e ci può dire o far capire:
Perché vieni da me quando ci puoi pensare tu? È tuo fratello, è tua sorella trattali come tali. Altrimenti le tue parole sono vuote e non credi al fatto che io vi sento come figli e non è possibile che uno abbia sempre la pancia piena e l’altro lo stomaco vuoto?
È questa la giustizia da fare e prontamente. Non può aspettare!
È questa la fede che il Figlio dell’uomo, Gesù, dovrà trovare sulla terra!
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