“Voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri” (Mt 3,3).

Gesù desidera entrare nella nostra vita e nella nostra storia. Ora quando si attende una persona ci viene spontaneo fare dei preparativi. Anche due sposi che attendono un bambino preparano la cameretta e i vestitini, rivedono l’organizzazione del loro tempo e magari mettono in secondo piano degli interessi che prima sembravano intoccabili. E tutto questo lo fanno spontaneamente: semplicemente per amore!

La nascita di un bambino poi comporta inevitabili sacrifici, che però sono ripagati da una gioia molto più grande.

Anche la nascita di Gesù provoca sconvolgimenti che mettono in crisi il nostro modo di vedere limitato, il programma pensato da noi ma può far scoprire una qualità nuova del vivere, che non ha prezzo ed è per giunta la migliore in quanto da Lui pensata e voluta.

PROPOSTA:

Perché non provare a preparare queste nascita speciale? Perché non fare qualcosa di originale, per dire a Gesù che lo attendiamo personalmente?

Proviamo a far nostro il quadro simbolico di Isaia dove si mettono in rapporto animali che in genere si azzannano e dove il gesto semplice di un bambino rende buoni anche i serpenti che non infieriscono contro di lui, per imparare a creare e ricreare rapporti nuovi tra di noi così dà non essere creature (per altro le più importanti!) ricalcitranti alla Volontà di Dio che si manifesta in tutto il creato. E perché mai, mentre astri e pianeti sono obbligati ad osservare la legge che li fa essere in armonia, noi lasciati liberi per vivere questo rapporto intrinseco, dobbiamo essere gli unici a non farlo?

E che dire di questa Volontà di Dio che si compie in famiglia? Quali potranno essere i programmi segnati dalla Volontà di Dio e vissuti nell’amore scambievole?

IN CASA

Sembra udire anche oggi una voce nel deserto che grida: riscoprite qual è la via da cui è scesa la parola di Dio su di voi? Vedete di fare un’operazione di bonifica sui sentieri che sta percorrendo e che sono semplicemente rivoli e non percorribili.

È la chiamata che dice e ridice l’essere dell’umanità che ebbe fin dal suo inizio quel maschio e quella femmina che fu oggetto di creazione progettuale.

Domandiamoci:

Siamo convinti noi due, moglie e marito, di essere i primi attori di un progetto di origine divina?

Siamo decisi a fare un cammino a ritroso per rivedere le nostre prime intenzioni? Se eravamo ben consapevoli della scelta che stavamo facendo?

Siamo propensi a chiarire gli eventuali dubbi o ci conviviamo rendendo molto difficile la vita insieme?

revisione

Amo l’altro/a che mi è accanto così com’è o vorrei che ogni giorno cambiasse?

Ho paura di me stesso/a? o risolvo la paura vivendo l’amore concreto?

Credo di camminare per una via giusta o sono capace di rivedere ogni giorno la rotta? Mi sento piuttosto buono/a o devo lottare ogni momento con la mia “povertà”?

FIGLI

Sono dono o proprietà familiare?

Li guardo sempre da vicino per scrutarli bene o mi allontano un po’ per vederli camminare da soli?

Ho un colloquio personale con ciascuno e quanto tempo gli dedico? Quello che è libero da impegni o quello che egli chiede e di cui ha bisogno?

Operazione CASA 20 minuti

per i figli … ogni giorno, per una settimana 

uno ad uno… decisamente.