Don Bosco, affermando che l’educazione è cosa di cuore, coniò come clima distintivo assolutamente necessario, dal primo oratorio, lo “spirito di famiglia”, che si esprime: nell’ascolto incondizionato dell’altro, nell’accoglienza gratuita delle persone, nella presenza animatrice dell’educatore tra i giovani, nel dialogo e nella comunicazione interpersonale e istituzionale, nella corresponsabilità attorno ad un progetto educativo condiviso. Per cui l’oratorio “è per i giovani casa che accoglie, parrocchia che evangelizza, scuola che avvia alla vita e cortile per incontrarsi da amici e vivere in allegria”.