02.04.2017 – 4^ Quaresima: IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA!  (Gv 11,25)

02.04.2017 – 4^ Quaresima: IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA! (Gv 11,25)

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

Gesù è venuto perché la nostra vita, strappata alla morte, possa durare eternamente.

La sua è una schiacciante vittoria sulla morte, che esprime la grandezza di Dio da cui è mandato proprio per realizzarla.

La morte è realtà dura per ogni uomo e il pianto di Gesù oltre a dimostrare l’affetto per l’amico, annuncia il suo stesso crudo passaggio per la croce ed il sepolcro. Ma la consolazione di Gesù alle due sorelle, affrante dal dolore, esprime il suo amore che svincola da una risurrezione finale per un presente inatteso e umanamente indicibile. Se infatti risorgeremo alla fine… con Gesù possiamo risorgere anche prima!

Così è possibile anche cogliere il mistero della sofferenza.

“… Gesù è presente in tutto ciò che ha sapore di dolore… è sufficiente saper riconoscere Gesù in tutte le angustie, le strettoie della vita, in tutte le oscurità, le tragedie personali e altrui, le sofferenze dell’umanità che ci circonda. Sono lui, perché egli le ha fatte sue … basterà fare qualcosa di concreto per alleviare le “sue” sofferenze nei poveri … per trovare una nuova pienezza di vita” (Chiara Lubich).

Inoltre ci si rende conto anche, per esperienza, che la sofferenza, liberando dall’impaccio delle cose e del mondo presente, quale provvi-denziale purificazione, ha la capacità di prepararci al passaggio di fede nell’ambiente inaugurato da Gesù Risorto.

La Risurrezione! È il centro e la saldezza della fede. Gesù Risorto tinge di risurrezione ogni gesto, ogni dolore e ogni morte.

Per cui il gesto diventa benefico e fruttuoso, il dolore pedana di lancio e la morte un semplice sonno.

È importante vedere dove attingere così tanta energia di risurrezione.

1.   Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno (Gv 6,54)

Come non correre e darsi da fare per un Pane di Vita che è immensamente più redditizio di quello di farina?

2.    In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno (Gv 8,51)

Come non farsi penetrare da ogni sua Parola, entrando in essa, abitandovi, così da cogliere la forza esplosiva che su di ognuna è depositata

3.    Chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno (Gv 11,26)

Come non appoggiarsi alla Persona di Gesù che è Via, Verità e Vita? Cercandolo e scoprendolo?

In un mondo disorientato, dove risalta l’opinione e non la verità e trionfa più la morte che la vita, avere Gesù e credere in Lui è per davvero la più grande grazia che ci poteva capitare!