09.04.2017 – Le Palme: LA CONSEGNA PER AMORE!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

Il dolore di Dio!
Non può essere che Amore. Egli, facendosi uomo, non poteva esprimere e vivere il suo essere Amore se non per mezzo del dolore.
Se infatti il dolore è l’evento più ricorrente per l’umanità; ne è come impastata, chi farà comprendere l’Amore, che si è amati, se non la partecipazione vitale al suo dolore? Per questo l’Amore incarnato ha dovuto abbracciare il dolore, anzi si è fatto Dolore. È così che chi vede il suo Dolore non vede se non l’Amore.
È ora legge per l’umanità: l’amare e il soffrire camminano insieme verso i cieli nuovi e la terra nuova.
Non ci resta che accompagnare Gesù sui sentieri dell’amore, un amore universale, verso tutti, amici e nemici. Il suo infatti è un amore senza confini, unico e decisivo.
Ogni elemento umano denuncia la sua imperfezione, l’amore no. Chi ama non può essere sconfitto; potrà essere un perdente che però è un perdere per poter amare. Chi vuol mantenere tutto di sé, non può certo dire di amare.
Quando l’amore vive, si può andare incontro a tutto e tutto vivere in positivo, perché tutto serve all’Amore, l’Osanna e il Crocifiggilo. Non c’è più nulla che fa da ostacolo, e l’Amore diventa il modo di vivere normale, già paradiso, risurrezione, vera vittoria.
Tutto accade perché Lui si è fatto uno con ogni uomo senza distinzione, buone e cattivo.
È diventato per noi maledizione e peccato.
La sua è dunque una consegna per Amore.
Tutti oggi possono per Lui, essere salvi; anche i suoi denigratori e chi lo crocifigge. Essi infatti crocifiggono Colui che li sta salvando.
Chissà dove arriva questo Amore e come si esprime con ogni persona! È il mistero di Dio che impazzisce per la sua creatura.
La figura di Pietro esprime l’incomprensione di un amore senza confini che lo aveva avvolto, lo sta avvolgendo ora e lo avvolgerà domani, per sempre.
Questa è la misericordia di Dio che si esprime concretamente, al di là della nostra coscienza e condizione, al di là del nostro peccato.
Egli vive l’Amore dentro il dolore, dentro il buio e dona pace e luce.
Anche noi per Lui siamo chiamati a viverlo. E così il dolore si trasforma in Amore e il mondo può nutrire vera speranza.
Oggi possiamo far tesoro di ogni dolore, di ogni contrarietà e prova “consumandole” in Amore.