15.10.2017 – 28^ del Tempo Ordinario: NO A CRISTIANI CHE STANNO ALLA FINESTRA

15.10.2017 – 28^ del Tempo Ordinario: NO A CRISTIANI CHE STANNO ALLA FINESTRA

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

Non c’è bisogno di «cristiani quieti, che stanno a guardare dalla finestra». E «chi vuole salvare l’esistente deve capire che rischia di perdere   tutto, come dice il Papa». Serve invece «usare tutti i mezzi possibili per andare a cercare la   gente dove vive… , avere fantasia…ed essere aperti al «senso della novità».

È un invito del Card. Bassetti alla Chiesa      italiana a una «conversione pastorale» e la immagina «in uscita e inclusiva».

«Ciò non è una contraddizione: siccome vuole abbracciare tutti, va incontro a tutti», spiega Bassetti negli studi di Tv2000. Il presidente dei vescovi italiani esorta al coraggio.

«E lo dico io che ho 75 anni  – scherza –. Perché il Signore ci provoca ogni giorno e siamo chiamati a rispondere alle sfide che ci pone di fronte».

Egli sostiene che «la Chiesa italiana deve fare una seria riflessione… Ha avuto davanti tante occasioni di grazia», osserva. Dal Giubileo della misericordia all’Anno della fede, passando per il dono dell’Evangelii gaudium. «Ma che cosa ne ha fatto?», si domanda. Quindi  racconta di un colloquio privato con Bergoglio.  «Il Papa mi ha chiesto: “Sta entrando l’Evangelii gaudium nella Chiesa italiana?”. E io con un certo imbarazzo: “Un po’”.  Allora lui: “Soltanto un po’…”. Se non c’è un cambiamento del cuore e della mente, non può realizzarsi quanto auspica il Papa».

 

Bassetti parla di Francesco come del «Pontefice della gioia». Gioia, osserva, che è «incontro con Cristo». E cita il patrono d’Italia. «San Francesco d’Assisi ha capito davvero il crocifisso di San Damiano quando ha abbracciato il lebbroso». Da qui il richiamo a farsi “samaritani” di «tutti, a partire dagli scartati».

Giacomo Gambassi, avvenire 13.07.2017