29.10.2017 – 30^ del Tempo Ordinario: Amerai il Signore tuo Dio… e amerai il tuo prossimo (Mt 22,37.39)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,La nostra fede è un “amore” che abbraccia l’umano e il divino.
“Nella Legge, qual è il grande comandamento?” (v 36). Che cosa è decisivo per ciascuno di noi? Qual è la realtà più importante per essere Chiesa di Cristo?
Anche oggi, come al tempo di Gesù, ritornano sempre gli stessi interrogativi: l’uomo vuole sapere che cosa è di importanza capitale per la sua esistenza. Perché ciascuno di noi corre sempre il pericolo di disperdersi nei molteplici impegni tutti “sempre importanti”.
Gesù richiama all’amore di Dio e strettamente collega e mette alla pari l’amore all’uomo.
L’amore riassume tutta la Legge e i Profeti. Gesù annuncia questo comandamento e lo interpreta con la sua vita. Gesù è allo stesso tempo il modello e colui che ci dona la possibilità di attuare una nuova vita, ponendo l’uomo al centro:
Vuoi amare Dio? Ama la sua creatura!
Vuoi amare l’uomo? Ama Dio!
Chiara Lubich usava l’immagine dell’albero: le radici sono come l’amore a Dio; la chioma è come l’amore al prossimo. Sappiamo che più si allargano sotto terra le radici più cresce la chioma della pianta. E più cresce la chioma più c’è bisogno di radici profonde. Amare Dio con tutto il cuore significa amarlo senza mezze misure, senza mediocrità. Allo stesso modo amerai con tutto il cuore il tuo amico, il tuo familiare, il povero che incontri. Lo amerai senza calcolo e senza inganno.
Diceva il grande pensatore francese Maritain: “Abbiamo bisogno, tutti, di molto amore per vivere bene”.