19.11.2017 – 33^ del Tempo Ordinario: Prendi parte alla gioia del tuo padrone (Mt 25,21)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Gesù, ne siamo sicuri, ritornerà. Non conosciamo il tempo del ritorno. Questa indeterminatezza ci impegna alla vigilanza e all’operosità nel trafficare i doni ricevuti. Come la vita eterna sia legata all’impegno storico, risulta chiaramente nella parabola evangelica dei talenti, che ascoltiamo oggi. Qui la vigilanza, l’attesa del ritorno del Signore diventa assunzione di responsabilità e osservanza delle “leggi” del regno. Non conta la diversità o l’importanza dei ruoli, ma l’impegno di fedeltà alle loro esigenze. Ai servi viene certo chiesta una prestazione, ma l’entrata “nella gioia del Signore” non dipende dall’entità di questa, ma dalla qualità che l’accompagna: la totalità, la fedeltà al Signore fino in fondo. Il terzo servo invece di collaborare con Dio trafficando i doni ricevuti, li nasconde sotto terra per paura. Sbaglia il modo di pensare a Dio e fallisce la vita, vissuta nella pigrizia, nell’inedia.
Ogni esistenza umana è un capitale che va trafficato, costruito con la nostra operosità. È bello vedere che alla fine non si tratta di una restituzione. Niente dobbiamo restituire a Dio. Lui è contento quando noi, suoi figli, siamo contenti, siamo generosi, siamo impegnati ad usare con saggezza i talenti ricevuti. Questo ci permette di entrare nella vita trinitaria, dove tutto è dono. Cerchiamo in questa settimana di vivere trafficando con generosità e impegno i doni che con abbondanza il Signore ha dato a ciascuno: dono di tempo, di un sorriso, un incoraggiamento, un’attenzione, un impegno in politica, nel sociale… Assomiglieremo fin d’ora a Dio, al suo essere Amore.
Lascia una risposta