Un racconto stupendo
…che stupisce! Ed è quello dei pastori.
“E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori”. (Lc 2,17)
Serpeggia un senso di meraviglia per qualcosa di nuovo che si sta vivendo e che tutti contagia. In questa semplicità che abbraccia il mistero di quel bambino, c’è il segreto della vita che scorre.
Vale anche per noi.
Ciò che ci coglie nell’intimo, non può essere semplicemente goduto ma va irradiato. Se lo si gusta da soli, muterà il suo sapore da dolce ad amaro. Se invece quel riflesso interiore lo si dona, va a dar gioia e speranza ad altri tanto da farli stupire, e, nello stesso tempo, rimane dentro come esperienza indelebile per la vita che diviene ogni giorno migliore. È come quando vai a dare e ritorni carico di ricchezza ricevuta.
Va allora immessa nella storia la cultura del dono, del dare, della comunione e della condivisione, per poter ridare gioia e speranza fino a stupire.
Un ricco silenzio
“Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”. (Lc 2,18)
Fa da sfondo il silenzio di Maria che accoglie le notizie e le depone nel suo cuore di madre. Essa già sente che quella maternità fisica si amplifica per abbracciare tutti quelli che arriveranno nei tempi futuri fino al termine.
Tre parole per fine anno
- Traguardo. Si tratta una delle tappe della vita;
- Tempo. Corre veloce e invita alla saggezza e alla sapienza.
- Consuntivo. È a pareggio per i movimenti operati della misericordia di Dio;