Un amore dilagante
“I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro”. (Lc 2,19)
I pastori tornano ai loro greggi, felici di ciò che hanno udito, visto e sperimentato.
Già sentono che quell’amore che li ha colti e rinnovati, non si fermerà a loro ma dilagherà in tanti cuori per ridare quella speranza che si riteneva ormai perduta.
Una nuova bellezza
“E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio”. (Gal 4,6-7)
La bellezza di essere figli! Mai finiremo di coglierne la verità. La scoperta di un Padre che ci ama da sempre e che non può più cessare di amarci, è la più grande in assoluto.
E questo perché tutto il resto acquista una sua dimensione, da questa realtà che si scopre.
L’errore non fa problema ad un Padre che ama un figlio e lo può riabilitare; e anche il dolore è vinto dal momento che lo porta a soffrire con noi e Gesù lo testimonia.
Quando un Padre, che è Dio, e una Madre, che è Maria, ci amano può cascare il mondo ma non la speranza. Quell’amore sa superare anche la morte!
Tre parole per inizio d’anno
- Oggi meglio di ieri. Un anno, questo che inizia, che sia meglio di quello che si chiude;
- Costruire insieme. Fare comunione di vita e di esperienze: di ciò che si è, di ciò che si fa e di ciò che si possiede. Ricordiamo la nuova decima degli auguri di buon natale e buon anno.
- Vivere da figli. E non da schiavi; il figlio ha un papà, lo schiavo un padrone.