15.04.2018 – 94^ Giornata per l’Università Cattolica: Eredi e Innovatori
, Con 0 Commenti, Categoria: Articoli,Dal Messaggio dei vescovi italiani.
L’università è il luogo dove si vive una particolare tensione tra il patrimonio di conoscenze da tramandare e le necessarie innovazioni che consentono di mettere a frutto quanto ricevuto per costruire un futuro migliore. (…)
L’Università Cattolica rappresenta per la comunità ecclesiale e per la società civile italiana un luogo privilegiato dove formare le nuove generazioni non ad estraniarsi dalla realtà o a perseguire solo il loro interesse, ma a diventare protagonisti di un cammino che sia capace di operare un discernimento profondo sulla loro vita e sul corso della storia. (…)
Dal misurarsi con le innovazioni deriva la più grande risorsa per garantire un utile e fecondo contributo allo sviluppo futuro dell’umanità, alle prese con sfide epocali. «Questo ingente e non rinviabile compito chiede, sul livello culturale della formazione accademica e dell’indagine scientifica, l’impegno generoso e convergente verso un radicale cambio di paradigma, anzi – afferma Papa Francesco – verso una coraggiosa rivoluzione culturale» (Costituzione apostolica, Veritatis Gaudium, n. 3).
È necessario cercare una formazione integrale capace di dare qualificate conoscenze umane e scientifiche utili ad elaborare una sapiente visione della vita, di promuovere un’alta professionalità che sia in grado di contribuire alla costruzione del bene comune, di far maturare un impegno generoso di testimonianza cristiana in tutti gli ambiti della vita personale, familiare e sociale. L’accompagnamento degli studenti nel loro discernimento vocazionale, inteso in senso ampio come capacità di riconoscere e mettere a frutto i doni ricevuti, esprime lo spirito e la missione dell’Ateneo dei cattolici italiani. La fedeltà a questo impegno è alla base dell’alto e crescente interesse verso l’Università Cattolica che in questi ultimi anni si è tradotto in un rilevante aumento delle immatricolazioni.
È ancora necessario agire tra memoria e profezia, usando tutti gli strumenti attraverso cui non solo si favorisce la trasmissione del sapere da generazione a generazione, ma si sviluppano le condizioni per una visione della realtà capace di incidere sulle grandi questioni del nostro tempo. La crescente mobilità umana con le sue attese e le sue tragedie, la cura della casa comune che richiede un radicale cambiamento di mentalità per contrastare il degrado dell’ambiente, l’uso saggio e responsabile delle conoscenze tecnico-scientifiche in ambito medico per assicurare a tutti la salute e un corretto approccio etico alle problematiche del nascere e del morire, la necessità di ripensare l’economia e la finanza per un sistema più equo che riconosca e tuteli il primato del diritto al lavoro, soprattutto per i giovani.
Non può inoltre mancare il prezioso contributo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore al cattolicesimo italiano da cui essa nasce .
È necessaria la consapevolezza che possiamo essere “eredi e innovatori” solo nello spirito di chi operando per il Regno dei cieli «è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche» (Mt 13,52). Il comune impegno per rendere i giovani protagonisti della storia è sollecitato e incoraggiato anche dal Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. In questo contesto di rinnovata e diffusa attenzione ai giovani, all’Università Cattolica è chiesto un particolare impegno per operare in sinergia con la comunità ecclesiale e la società civile perché – come ha affermato Papa Francesco -: «la stretta interazione reciproca impedisce il divorzio tra la ragione e l’azione, tra il pensare e il sentire, tra il conoscere e il vivere, tra la professione e il servizio» (Santiago, Università Cattolica del Cile, 17 gennaio 2018).
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