C’era una volta l’Amore.
L’Amore abitava in una casa pavimentata di stelle e adornata di sole.
Un giorno l’Amore pensò ad una casa più bella. Che strana idea quella dell’Amore!
E fece la terra, e sulla terra, ecco fece la carne e nella carne ispirò la vita
e nella vita impresse l’immagine della somiglianza. E la chiamò: uomo!
E dentro l’uomo, nel suo cuore, l’Amore costruì la sua casa: piccola, ma palpitante, inquieta, insoddisfatta come l’Amore.
E l’Amore andò ad abitare nel cuore dell’uomo e ci entrò tutto là dentro perché il cuore dell’uomo è fatto d’infinito.
Ma un giorno… l’uomo ebbe invidia dell’Amore: voleva impossessarsi della casa dell’Amore, la voleva tutta per sé, voleva per sé la felicità dell’Amore, come se l’Amore potesse vivere da solo. E l’Amore fu scacciato dal cuore dell’uomo.
L’uomo allora cominciò a riempire il suo cuore, lo riempì di tutti i tesori della terra, ma era ancora vuoto.
L’uomo, triste, si procurò il cibo col sudore della sua fronte, ma era sempre affamato e restava con il cuore terribilmente vuoto.
Un giorno l’uomo decise di condividere il suo cuore con le creature della terra.
L’Amore venne a saperlo…
Si rivestì di carne e venne anche Lui a ricevere il cuore dell’uomo. Ma l’uomo riconobbe l’Amore e lo inchiodò sulla croce.
E continuò a sudare per procurarsi il cibo. L’Amore allora ebbe un’idea: si rivestì di cibo, si travestì di pane e attese silenzioso.
Quando l’uomo affamato lo mangiò, l’Amore ritornò nella sua casa, nel cuore dell’uomo.
E il cuore dell’uomo fu riempito di vita, perché la vita è AMORE.
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