28.10.2018 – 29^ Tempo Ordinario: IL GRIDO DEL POVERO!
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,“Molti lo rimproveravano perché tacesse” (Mc 10,48).
Perché accade una cosa del genere? Sembrerebbe incomprensibile!
Ma capita quando si ha di Dio e, di conseguenza, della stessa vita, un’idea ben precisa: star bene e, in questo, anche Dio ci deve mettere la sua mano.
Ecco perché anche i discepoli di Gesù, possono arrivare a far tacere chi disturba questa quiete acquisita.
“Gesù, invece, si fermò e disse: «Chiamatelo!» (49).
Fatelo vostro compagno, siate per lui un aiuto, che entri nella vostra vita. Egli grida, non sentite? Perché lo lasciate gridare, aprite le vostre orecchie e che i vostri occhi vedano i bisogni dell’altro. Siate voi i suoi occhi!
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?» (51).
È la stessa domanda che anche noi possiamo fare all’altro.
Il nostro sforzo è quello di imparare a vivere dell’altro, con l’altro e per l’altro. Gesù, infatti, non è venuto per essere servito e riverito ma perché ogni uomo trovi qualcuno che gli ridoni pace, speranza e aiuto.
“E subito il cieco vide di nuovo” (52).
Ha cioè la possibilità di “vedere” Gesù che ha ascoltato il suo grido e che quindi può essere seguito.
Non è raro che una persona venga aiutata da un altro e che gli chieda: perché l’hai fatto? E, scoperto il segreto, ne intenda condividere la stessa vita.
È l’inizio di qualcosa di nuovo, di un processo che progredisce per contagio.
Ma per comprendere anch’io devo fare il cammino del cieco Bartimeo.
Abbi pietà di me, Gesù!
È il grido che sale dal cuore in certi momenti della vita. E ti rendi conto che nessuno intorno a te può coglierlo.
Solo Lui lo sente, e si fa vicino perché già sa ciò di cui ho bisogno.
Egli è unico! Ti si avvicina come uno che non vede altri che te e ti ama a fondo perduto.
Tu lo vedi uomo ma Egli è pure Dio e conferma quel che hai dentro il cuore, quasi a dirti grazie per aver creduto in Lui.
Quell’incontro è del tutto particolare, un tu per tu intimo, mentre all’intorno sembra tutto scomparso.
È un incontro che dice pace, una pace tutta sua, diversa da ogni altra; e senti che non puoi lasciarlo più. Sei entrato nel suo cuore come Egli è entrato nel tuo.
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