Ecco le tappe.
Giovanni Battista afferma:
«Io vi battezzo con acqua” (Lc 3,16), quindi vi aiuto a fare un cambiamento di vita, ma poi colui che vi darà la forza per vivere questa vita non sono io. “Ma viene colui che è più forte di me” (Lc 3,16).
Di quale fortezza egli parla?
Giovanni conosce l’immagine di Messia che la tradizione aveva diffuso e che formava la mentalità del tempo.
E l’annuncia così:
“Egli (il Cristo) vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” (Lc 3,17). Il fuoco era il castigo per chi meritava di essere punito dal Signore.
E concretizza:
“Egli (il Cristo) tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile” (Lc 3, 17).
Ecco presentato il Messia secondo la tradizione di un Dio che premia i buoni e castiga i malvagi.
Ma su questo punto anche Giovanni andrà in crisi e manderà dei suoi discepoli a chiedere a Gesù: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”. (Mt 11,3)
E lo stesso Gesù quando riferirà quest’annunzio di Giovanni Battista, ometterà il fuoco. Dice infatti in Atti 1,5: “Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo”.
In Gesù c’è solo amore per tutti. E la sua azione non è esterna all’uomo come lo è l’acqua che si vede, ma è quella di immettere in loro la stessa forza dell’amore divino
Luca fa vedere in Giovanni Battista un uomo integro, autorevole che è necessario per condurre a Gesù, per farlo scoprire. Ma, una volta arrivati, si sta con Gesù tutti, Giovanni compreso, per imparare da Lui come bisogna vivere per entrare nel Dio della misericordia che, come Padre, fa di tutto pur di salvare un figlio.
È la conversione ad un Dio che in Gesù non si immagina più ma che si vede, che vive con noi come anticipa il profeta Sofonia: “Rallègrati, figlia di Sion, … Re d’Israele è il Signore in mezzo a te. (3,14.15) e che Maria è chiamata a vivere: “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te” (Lc 1,28). E con Lei tutti noi!
Ed è sorgente di gioia come ci dice S. Paolo: “siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!” (Fil 4,4)
Gesù dunque presenta un Dio che è semplicemente amore e che offre di continuo questo suo amore a tutti, a prescindere dal comportamento.
È l’accoglienza o meno del suo amore a fare quella differenza, che solo Dio è in grado di vedere e giudicare.
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