02.06.2019 – Ascensione del Signore: Mentre li benediceva, si staccò da loro (Lc 24,51)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,L’ascensione di Gesù al cielo (1a lettura e vangelo) non significa uscita dalla vicenda umana, ma ci fa conoscere il fatto che Gesù è costituito Signore dell’universo (2a lettura), per un nuovo tipo di presenza: quello realizzato nella Chiesa animata dallo Spirito (1a lettura e vangelo). Resta il grande segno che l’accesso a Dio è aperto ed è possibile a tutti coloro che credono nel Cristo e ne seguono l’esempio. Cristo è vivo, ma non abita più fisicamente con gli uomini, la sua dimora adesso è Dio. Ha fatto ritorno al Padre. A noi non resta che adorarlo, lodare Dio e applicarci con grande gioia alle nostre responsabilità quotidiane; vivere nella gioia e nella lode perché Dio, dopo averlo risuscitato dai morti, lo fece sedere alla sua destra nei cieli.
Mentre si stacca dai discepoli, Gesù li benedice. Luca comunica a noi suoi lettori la bontà di tutta la storia raccontata e la necessità di mettere ogni evento nel segno della benedizione, anche quando, nel tempo della distruzione e della catastrofe, è forte la tentazione della vendetta e della recriminazione. Siamo dei benedetti che imparano a benedire, a dire bene del Signore e di ogni persona che incontriamo. Una benedizione ha lasciato Gesù, non una condanna o un lamento o un’ingiunzione, ma una parola bella sul mondo, una parola di stima, una parola di gratitudine. È consolante pensare che l’ultimo messaggio di Gesù per ogni discepolo è questo: tu sei benedetto, c’è del bene in te, c’è molto bene in ogni uomo.
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