16.06.2019 – SS Trinità: NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO

16.06.2019 – SS Trinità: NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

“La speranza non delude, perché l’Amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato” (Rm 5,5).

Lo Spirito porta con sé tutto l’Amore che è Dio ed è in Dio, da sempre. È questa la grande speranza che ci fa vivere in prospettiva cielo: se Dio riversa su di noi il suo Amore, siamo sicuri che ci ha amato da sempre, ci ama ora e ci amerà per eternamente.

Lo Spirito poi guida a tutta la verità; prende per mano, talora tira, talaltra spinge. È delicato ma non sopporta lentezze pigre, né fermate inopportune. Egli sa che il futuro è subito oltre il presente e ci attende.

In Lui tutto coincide perché l’amore tutto ingloba e porta in Dio.

“Quel che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che lo Spirito prenderà di quel che è mio e ve lo annuncerà” (Gv 16,15)

Qui è in risalto la dimensione più alta della comunicazione. Le singole divine persone non trattengono nulla per sé ma lo trasferiscono immediatamente l’una all’altra. È una operazione così veloce, spontanea e decisiva che diventa lo stile di vita del loro essere in unità.

Ora possiamo comprendere che cosa significa anche per noi comunicare con l’altro e all’altro. È come se ognuno imparasse ogni volta a vivere la vita alla maniera giusta.

La vita infatti che è stata data, non è un tesoro geloso da custodire ma un dono da fare, che se all’inizio è un perdere, poi è un ricevere doppio, il mio e quello dell’altro che mi risponde con il suo.

È necessario imparare l’arte del saper perdere se si vuol guadagnare e sperimentare la bellezza della vita che ci è stata regalata perché la potessimo vivere al massimo.

Lo Spirito insegna a non vivere per noi stessi ma per gli altri; egli infatti è mandato perché l’amore scenda e si diffonda passando dall’uno all’altro senza interruzione.

È vita trinitaria vissuta nel concreto.

Ed è anche nutrire ogni giorno la certezza che, sotto la sua guida, nasce un mondo nuovo fatto di relazioni a catena dove tutto passa e diventa ricchezza senza misura.

È la vittoria dell’Amore vero!

Tutto è racchiuso nel segno della Croce: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Nel nome dell’unico Dio che è Padre e Figlio e Spirito Santo.

L’unità è base della diversità: nessuno è indipendente ma dipende dall’unità. Il Padre senza il Figlio e lo Spirito, non sarebbe Dio, e ciò vale per ognuna delle Persone divine. Il legame tra loro è più forte di ogni loro operazione; è determinante. Prima c’è l’Amore che unisce e poi la funzione di ciascuna.

Anche l’uomo, fatto ad immagine e somiglianza di Dio, è così. Prima viene l’unità dell’umanità; essa si realizza con l’Amore che fa e torna ed è primario, e poi ognuno vive nel suo ambito. E anche, ad esempio, nell’ambito familiare ci vuole lo sviluppo di ogni singolarità che però va accolta e composta nel tutto.

Così è Dio, così è la creazione.

È qui la sede della pace e dell’armonia. Qui è la gioia dell’uomo che nella comunione – fino all’unità che Dio dona – ritrova se stesso!