Non sembra vero che ci sia così poca considerazione della vita!

Entrando nel reparto di ginecologia trovi mamme in trepida attesa, e mamme soddisfatte con la loro creatura appena partorita, contente di aver sofferto per essa.

Ricordo l’espressione di mamma dopo aver dato alla luce la sua primogenita: “Sembra impossibile … è un miracolo!”

Per dire: come può essersi formato nel mio grembo un essere vivo, che si muove, che piange, che ti guarda, che sorride, che comunica e cerca relazione … che cosa ho fatto io, papà e mamma, perché si formasse un essere vivente?

L’abbiamo voluto sì, abbiamo posto le condizioni, ma poi tutto si è verificato secondo il piano della vita.

Non sembra vero che alla nascita si apprezzi la vita e si gioisca per essa, e poi con tanta superficialità o crudeltà si operi per sopprimerla: se è preziosa all’inizio, perché non deve essere altrettanto preziosa alla fine? Perché non la si rispetta nel suo corso e la si mette a repentaglio? Perché si strumentalizza la vita?

La vita è ciò che di assoluto abbiamo: se il volto è sfigurato dal dolore o dagli anni, non per questo perde di valore la vita, anzi!  Non è il volto grazioso del bambino che esalta la vita, né quello deturpato del morente che la avvilisce:  la vita è sempre vita!

(G. Battista C.)