Ma non litigate tra voi! Pensate questo: quando viene una persona a chiedere aiuto, una signora o un signore o chiunque, quella persona è Gesù. Perché anche Gesù ha dovuto chiedere aiuto quando era profugo in Egitto.
È Gesù che ha bisogno in questa persona.
“Ma questa è una persona che sparla, che non va in chiesa, che non crede in Dio…”. Ma è Gesù. È Gesù.
È la vostra preghiera che fa allargare il cuore e la fede: è Gesù, è con me, Gesù è con me, oggi. E questo pacco lo do a Gesù. E questo sorriso lo do a Gesù.
Questa è la vostra strada di santità.
Se voi fate questo, diventerete santi. Tutti! È semplice.
Ma non dimenticare: è Gesù che bussa alla porta.
E ricordate: ogni persona che viene è Gesù.
Quella persona buona è Gesù? Sì. Quella persona non tanto buona è Gesù? Sì. Per me, è Gesù. Io devo riceverla come Gesù. Quella donna che ha una lingua di serpente, è Gesù? Sì. E devo, con la mia tenerezza e il mio amore, fare che la sua lingua si “sveleni”, e non sparli.
Ma è sempre la tenerezza, l’amore, perché ogni persona che ha bisogno è Gesù che bussa alla porta del mio cuore.
(papa Francesco – Parrocchia romana di Santa Maria Josefa del Cuore di Gesù (Castelverde di Lunghezza), 19.02.2017 – agli operatori caritas)
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