Una collega mi confida preoccupata che un alunno, che anch’io conosco per altre materie, è da proporre per la bocciatura. Le chiedo se ci sono materie dove lui va bene: “Non sarebbe da aiutare e sostenere?”. La collega cambia tono: “Beh, in realtà in alcune è addirittura bravo”. Insieme riflettiamo su come e cosa fare. Poi invitiamo l’alunno per un colloquio e gli prospettiamo la situazione. Nel giro di poche settimane le cose cambiano in modo impensato.
Trovandomi un giorno con la stessa collega, mi confida: “Questa storia mi ha fatto bene anche con i figli. Ero tremendamente arrabbiata col maggiore che perde tempo con la chitarra e trascura tutto il resto. Dopo questo impegno con l’alunno, ho cominciato a incoraggiarlo. Mi ha cantato due poesie che lui aveva musicato: una sorpresa non solo per me, ma anche per mio marito. I fratelli invece, complici, sapevano del suo talento. Fai qualcosa per qualcuno e il tuo cuore si apre e vedi quello che non vedevi”.
(C. A. – Polonia)