Era dalla morte di mia moglie che non vedevo quella conoscente, venuta a trovarmi per chiedermi consiglio riguardo ad una ingarbugliata storia di famiglia.
L’ho ascoltata a lungo mentre descriveva con mille particolari e supposizioni la situazione, cercando di immedesimarmi in lei, di capire i suoi stati d’animo.
Alla fine, nel salutarmi, ha concluso: “Grazie per i tuoi consigli!”. Poi, correggendosi e con un certo sorriso: “Non credo che tu abbia detto una parola, ma il tuo ascolto mi ha aiutata a vedere più chiaramente. Grazie!”.