Nella lista delle persone alle quali mando gli auguri di Natale, trovo il nome di una mia parente che non frequento da almeno dieci anni. Decido di telefonarle. Felicemente sorpresa, si attarda poi a raccontarmi delle sue vicende familiari.
Mentre ci scambiamo notizie, accenno a come cerco di affrontare le divere situazioni confidando in Dio, al quale “nulla è impossibile”. Sento che lei fa tesoro di quanto le dico.
Quando le prometto di mandarle il commento mensile alla Parola di vita, mi fa: “Ma tu credi che Lui ci darà un po’ di pace e di serenità?”.
Ed io: “Certo, se gliela chiediamo”.
La lascio più tranquilla. In me la gioia di aver consolato Gesù che soffriva in lei. (Monica – Svizzera)