Oggi sono all’opera tre fattori paradossalmente uniti: ignoranza e deformazione, insignificanza e irrilevanza del messaggio, eppure anche una certa attesa che si fa disponibilità quando vi è chi annuncia il Vangelo per quello che è, ‘bella notizia’: è tornare ad annunciare Gesù e non una generica religiosità o devozionalismo, Gesù della Pasqua, ossia della lotta e della vittoria rispetto a visioni diverse, Gesù quindi come portatore di speranza, di coraggio, di consolazione, e ciò attraverso la via semplice, antica e sempre nuova: la testimonianza, per cui la prima parola è la nostra vita.
Lascia una risposta