Oggi con tanti media siamo super informati: questo è un male? No. Questo è bene e aiuta, però corriamo il pericolo di vivere accumulando informazioni. E abbiamo tante informazioni, ma forse non sappiamo che farcene. Corriamo il rischio di diventare “giovani-museo”, che hanno tutto ma non sanno che farsene. Non abbiamo bisogno di giovani-museo, ma di giovani sapienti!
Mi potreste chiedere: Padre, come si arriva ad essere sapienti? E questa è un’altra sfida, la sfida dell’amore. Qual è la materia più importante che bisogna imparare all’università? Qual è la più importante da imparare nella vita? Imparare ad amare! E questa è la sfida che la vita pone a voi oggi. Imparare ad amare! Non solo accumulare informazioni e non sapere che farsene. E’ un museo. Ma attraverso l’amore far sì che questa informazione sia feconda.
Per questo scopo il Vangelo ci propone un cammino sereno, tranquillo: usare i tre linguaggi: il linguaggio della mente, il linguaggio del cuore e il linguaggio delle mani. E questi tre linguaggi in modo armonioso: quello che pensi lo senti e lo realizzi. La tua informazione scende al cuore, lo commuove e lo realizza. E questo armoniosamente:
- pensare ciò che si sente e ciò che si fa.
- sentire ciò che penso e che faccio;
- fare ciò che penso e che sento.
Siete capaci di ripetere i tre linguaggi a voce alta?
Il vero amore è amare e lasciarmi amare. E’ più difficile lasciarsi amare che amare. Per questo è tanto difficile arrivare all’amore perfetto di Dio, perché possiamo amarlo, ma la cosa importante è lasciarsi amare da Lui. Il vero amore è aprirsi a questo amore che ci precede e che ci provoca una sorpresa. Se voi avete solo tutta l’informazione siete chiusi alle sorprese; l’amore ti apre alle sorprese, l’amore è sempre una sorpresa perché presuppone un dialogo a due. Tra chi ama e chi è amato. E di Dio diciamo che è il Dio delle sorprese perché Lui ci ha amati per primo e ci aspetta con una sorpresa. Dio ci sorprende..
Lasciamoci sorprendere da Dio! E non abbiamo la psicologia del computer di credere di sapere tutto. Com’è questa cosa? Un attimo e il computer ti dà tutte le risposte, nessuna sorpresa. Nella sfida dell’amore Dio si manifesta con delle sorprese.
Pensiamo a san Matteo: era un buon commerciante, in più tradiva la sua patria perché prendeva le tasse dei giudei per darle ai romani, era pieno di soldi e prendeva le tasse. Passa Gesù, lo guarda e gli dice: vieni! Quelli che stavano con Lui dicono: Chiama questo che è un traditore, un infame? E lui si attacca al denaro. Ma la sorpresa di essere amato lo vince e segue Gesù.
Papa Francesco ai giovani delle Filippine
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