IO CONOSCO I PROGETTI CHE HO FATTO A VOSTRO RIGUARDO PER UN FUTURO PIENO DI SPERANZA (da Ger 29,11)

IO CONOSCO I PROGETTI CHE HO FATTO A VOSTRO RIGUARDO PER UN FUTURO PIENO DI SPERANZA (da Ger 29,11)

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Operazione Oratorio,

Al termine dei lavori di ristrutturazione della Casa Parrocchiale …

Siamo di fronte ad un lavoro che a me, come a tanti, sembrava arduo da realizzare considerando la difficoltà, oggi piuttosto estesa, di impegnarsi per qualcosa che, tolte le spese e il giusto guadagno, potesse risultare come “opera veramente buona”.

Oggi credo si possa dire che anche ciò che sembra impossibile si può realizzare se, coloro che ci credono, vivono nell’unità e si vogliono bene, cioè si stimano, e riscoprono il valore di ciò che è giusto e di ciò che è gratuito.

E questo ci proietta anche nel futuro. È difficile pensare che possa accadere qualcosa di più e di meglio per il bene di tutti senza la concordia e la condivisione. Per questo è  necessario mettere da parte ogni altra motivazione che non c’entra con un lavoro che mette tutti sullo stesso piano e vuole il vero bene di una comunità.

E qui si chiarisce anche la vera funzione della Chiesa, e quindi della parrocchia, che è consapevole dei suoi valori e delle sue necessità, alla quali deve pur sempre provvedere, in riferimento a quella gente che sta nel suo territorio e anche oltre. Occorre una visione delle cose complessiva, cioè va superato il particolare che piace a me o a te. Qui si richiede un cammino dove il dialogo non mira a guadagnare consensi ma semplicemente a raggiungere un’intesa di fondo e anche molto concreta.

E quell’intesa dovrà diventar cultura da trasmettere, perché ognuno possa rendersi conto che quello che si realizza non è frutto della testardaggine dell’uno o dell’altro ma un bene che farà tutti felici.

Per quanto mi riguarda, ho potuto amministrare il patrimonio che amo chiamare “capitale di Dio”, quello nato dalla comunione dei beni parrocchiale a cui si unisce quell’8% sull’urbanizzazione secondaria che il Comune, per convenzione con la diocesi, ha scelto di dare alle parrocchie.

Si tratta di una economia diversa che va in combinata con la Provvidenza.  E Dio provvede non facendo cadere i soldi dal cielo ma provocando una comunione dei beni libera e serena. Chi di noi può pensare che i suoi 10 euro, dati per la Visita alla sua famiglia, siano parte di 100.000? Eppure quei 10 euro fanno parte integrante del tutto come la goccia d’acqua nell’oceano! Piccola, poca, povera quanto si vuole eppure anche l’oceano è fatto di gocce.

Un punto importante è stato lavorare per Lui e non per la gloria. Mi sono sentito dire: “ha avuto coraggio!”. Ma questa casa non appartiene a me. È nostra! Tutto è qui per la parrocchia mentre il prete ne usa per la sua vita di servizio.

Oggi mi rendo conto quanto sia vera la Risurrezione e quanto anche le parrocchie devono fare perché questa presenza sua di Risorto sia costante. E così può andare avanti il progetto che Egli pensa per questa nostra parrocchia!

don Idilio

… Oggi  quel Progetto continua con l’Operazione Oratorio

costi