Nell’ottobre del 2012, portavo mio marito, che era in carrozzina per motivi di salute, a fare delle terapie all’ospedale. Terminata la terapia, una mattina l’ho condotto nella cappella del policlinico, davanti all’immagine di Maria. Appena entrati ho notato la sua commozione, ma non ha parlato.
Dopo alcuni giorni mi ha confidato che, davanti alla Madonna, aveva sentito nell’intimo una voce che gli diceva: “Bentornato figlio mio! È da tanto tempo che ti aspettavo!”. Da quel giorno la sua vita è cambiata; la nostra vita di coppia è cambiata totalmente.
Abbiamo vissuto l’ultimo mese della sua vita, sì nel dolore, poiché il suo fisico stava cedendo, ma anche nell’amore; un amore puro, semplice, spontaneo e sereno; complici nel donarci per amore del Signore Gesù, sembrava un amore “sollevato dalla terra”. Quando se n’è andato, pur nel dolore, non ho chiesto a Dio: “Perché?”. Lui mi ha dato la forza del Suo Amore! Abbiamo sperimentato nella nostra vita matrimoniale che, anche nella prova, c’è la Luce della Sua Grazia. (Daniela – VR) .
Possiamo vivere in questa settimana questa parola cercando di essere persone di dialogo e di comunione.
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