Sono un ragazzo di 15 anni. Mi hanno parlato del cristianesimo, ma mi sono annoiato. So che lei è credente… Mi dica qualcosa. (Francesco)
La tua domanda è bellissima, perché rappresenta la vera preoccupazione dell’uomo che vuole realizzare se stesso.
L’essenziale in questa vita è avere un rapporto con Dio. Se comprendessimo che il cristianesimo è una persona, Gesù, con la quale si può avere un rapporto personale, si può parlare, si può ascoltarlo… questo dialogo è fecondo, realizza la persona.
Genera in chi lo sperimenta due realtà: una gioia straordinaria, una voglia di vivere e di amare, un sorriso di cielo unico. E, allo stesso tempo, una luce che illumina e dà senso a tutti gli eventi.
La grandezza del cristianesimo sta nel fatto che Dio è Persona ed è possibile accedervi senza preparativi, senza alcuna cerimonia. La vecchietta di montagna che non sa nulla di psicologia, pedagogia o filosofia può essere molto più felice di tanti altri, se ha un rapporto personale con Gesù.
Questo rapporto ha un luogo privilegiato dove si può costruire: il cuore della persona.
Prova a raccoglierti in silenzio con l’intenzione di trovarti con Gesù…
Vedrai che, se la tua intenzione è vera, prima o poi sperimenterai che la voce di Dio è silenzio profondo, ma motivante.
Dolce e tenera spinge ciascuno ad amare.
Inoltre spinge alla vita, aiuta a vedere il positivo delle cose. Perfino nella sofferenza la voce di Dio aiuta a darle un senso, a rivestirla d’amore. Ecco perché amare è la cosa più intelligente, cristiana e umana che possiamo fare.
Ezio Aceti – fonte Città Nuova