Cosa vuol dire?
Prima di tutto, il deserto dell’ascolto.
La Quaresima è il tempo privilegiato in cui Dio si rivolge a noi mediante la sua Parola ed entra in dialogo con le sue creature. Dio parla a tutti. Se uno non lo sente, è perché ha l’orecchio tanto duro che non ode più la voce di Dio, la voce del Signore, la voce di Gesù. Non ascoltare la voce di Gesù, il suo Vangelo, vuol dire smarrire completamente la strada. Il Signore, come dice il profeta Osea, vuol tornare a parlare al nostro cuore, vuole entrare in comunione con noi, per esprimerci tutta la sua tenerezza.
È il deserto della Parola di Dio e della preghiera.
Il rapporto con Dio, ci dicono i profeti, è un rapporto sponsale, di totale comunione. Gesù ci ha detto: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14,23).
La preghiera del discepolo consiste in questo dialogo, in questo incontro. Dobbiamo riuscire a creare nella nostra vita questo spazio essenziale. Gesù parla della necessità di pregare sempre e non cessare mai. Ciò significa che c’è in tutti noi questa attitudine contemplativa. Anche durante le nostre occupazioni, è possibile un continuo colloquio d’amore col Signore. È in questo modo che potrà far fiorire anche il deserto che è dentro di noi.
Concludo questa piccola catechesi riepilogando i tre concetti che mi stanno a cuore.
Quaresima: una fede tentata, una vita purificata, il deserto dello Spirito. Tutto questo, naturalmente, nella prospettiva pasquale. Altrimenti saremmo destinati a fare la fine dei due discepoli di Emmaus che, come narra l’evangelista Luca nel capitolo XXIV del suo Vangelo, se ne andavano da Gerusalemme a Emmaus, carichi di malinconia, di ricordi, di memorie grigie e oscure. Gesù con pazienza infinita li avvicina e riscalda il loro cuore… Solo nella celebrazione della Pasqua si aprono i loro occhi ed essi comprendono.
Anche noi potremo capire tutto questo se saremo attenti ad intendere la Quaresima come un preludio della Pasqua.
La Pasqua di Risurrezione è la risoluzione definitiva, da parte del Padre e dello Spirito Santo, della nostra vita.
Se entreremo in questa dimensione, che deve essere continua, saremo dei veri credenti, e testimonieremo il senso pasquale della vita, cioè quella vittoria sulla morte e sul peccato che già opera in noi.
E così il deserto amaro e triste di questo mondo diventerà luminoso perché il Signore è risorto.
Lettera del Card. Bassetti sulla quaresima – terza e ultima parte