Dai racconti del Nuovo Testamento, tenendo conto del loro specifico genere letterario, si può concludere che si tratta di un avvenimento in cui l’iniziativa è di Gesù: un fatto, questo, assolutamente determinante, perché mostra che non si tratta di un’illusione o di una proiezione dell’attesa o della fede soggettiva degli apostoli.
Tanto che viene sempre usato un verbo di forma passiva (con significato anche medio-passivo) che ha per soggetto Gesù: «Gesù fu visto, si mostrò», per sottolinearne appunto l’iniziativa (1 Cor 15, 3-8; Lc 24,34; At 9, 17; 13,31; 26, 16). Da notare che si tratta dello stesso verbo che la traduzione greca del Primo Testamento impiega per descrivere le teofanie di Jhwh (cf. Gen 12,7; 17, 1; 18, 1; 26, 2, ecc.).
Come conseguenza dell’iniziativa del Risorto si produce il riconoscimento/risposta da parte degli apostoli e, in genere, di chi è coinvolto. Ma non si tratta di un riconoscimento scontato, automatico o immediato: esso, piuttosto, passa attraverso lo stupore e il dubbio, superato attraverso una manifestazione di Gesù, una sua parola o un gesto (cf. Gv 20, 11-18).
Quello delle apparizioni è dunque un evento relazionale, la restaurazione di un rapporto e il suo inatteso compimento, con una specifica dinamica di offerta/risposta: in continuità con la struttura dialogica dell’avvento del Regno nella predicazione e nella prassi di Gesù.
In questa prospettiva, Gesù privilegia coloro che sono già stati testimoni della sua esistenza (tranne il caso, singolare, di Paolo), e sembra farlo per due motivi che si evincono facilmente dai racconti:
1. Costoro sono aperti a farsi coinvolgere da quella manifestazione di Gesù che non è solo riconoscimento della sua identità, ma del significato pieno e definitivo del suo messaggio e della missione;
2. Si mostra così la continuità (nella discontinuità) tra Gesù prima della pasqua e dopo di essa. Il che è essenziale per fede cristiana: in quanto fondata sull’unità indissolubile tra il kérigma del regno annunciato da Gesù e il kérigma pasquale su Gesù risorto, annunciato dagli apostoli a partire appunto dalle apparizioni (cf At 1,21-22).
2^ puntata – continua
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