Maria Assunta in cielo – Messa della Vigilia: 15.08.2019 – LA PAROLA-DEL-GIORNO – Lc 11, 27-28
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,«Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano» (Lc 11,28).
“La Parola di Dio ci è data ogni giorno, come pane quotidiano del cammino e strumento ordinario di crescita.
È esattamente quella Parola, sempre nuova, stabilita dalla Chiesa e non scelta dal singolo, che “dà il tempo” a ogni nostra giornata.
È mattutina per natura sua, perché
- Contiene e svela la vocazione di colui che la legge,
- Non solo apre la giornata,
- Ma ha la precedenza su tutto il resto, sulla mia agenda, su quella fila di pensieri che affollano la mia mente non appena mi sveglio, pretendendo ognuno la precedenza, e che spesso hanno il potere di diventare subito pre-occupazioni;
- È ciò che dà senso e ordine a quel che farò durante il giorno,
- Ciò che infonde intelligenza al mio essere e rende attento il mio agire.
È il buongiorno di Dio al mio risveglio, come un messaggio puntuale e sempre nuovo, che non cessa di trasmettermi giorno per giorno il suo piano amoroso.
Senza quella parola io perdo la chiave di lettura della mia persona, come fossi privo d’intelligenza e ignorante: il giorno si preannuncia vuoto e insensato, gli impegni diventano dispersivi, i rapporti umani superficiali o ambigui, gli imprevisti una rottura che viene a spezzare il ritmo che io pretendo di imprimere al mio tempo, mentre l’agitazione nervosa di fronte alle tante cose da fare prende il sopravvento e mi ruba la gioia (come in Marta), e poi siccome sono tante, davvero tante, devo correre e non posso stare a fare meditazione o dedicarle troppo tempo.
È dono di Dio che m’illumina, come regola di vita che dà ordine alla mia giornata, come parola autorevole che mi assegna un compito da attuare durante il giorno, come gesto affettuoso di chi si prende cura di me, come amore preveniente che ha la precedenza su tutti i miei appuntamenti, oasi che calma la fretta e sgonfia le ansietà.
Va accolta con atteggiamento tipica
mente mariano. Come Maria. Perché la Parola-del-giorno mi viene incontro, in realtà, come l’angelo che apparve a Maria il giorno dell’Annunciazione; e Maria è l’immagine dell’autentico credente che l’accoglie davvero da discepolo della Parola, con tutto il suo
carico di mistero, con il timore e tremore di chi sa di trovarsi dinanzi a Dio, dinanzi a una Parola che è dolce nella bocca, ma amara nelle viscere (cfr. Ap 10,9), ma pur sempre dinanzi a un progetto che ha Dio per autore, e che dunque sarà Dio a portare a termine.
Amedeo Cencini, la vita al ritmo della Parola.
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