Nonostante gli studi fatti, avevo dovuto adattarmi, non senza un senso di vergogna, al lavoro di netturbino.
Un giorno un’amica che sapevo far parte di un gruppo cristiano, mi confidò ciò che rendeva bella la sua vita: fare tutto per amore di Dio. Lei era cuoca in un asilo e mi raccontava di come mettesse tutto l’impegno per voler bene ai bambini attraverso il cibo.
Il giorno dopo, mentre pulivo un angolo di città ridotto a un immondezzaio, invece di pensare male di chi non aveva usato i cassonetti, mi misi a pulire con cura, con amore.
Con il tempo notai che lì attorno diminuivano sempre più i rifiuti. (S. B. – Italia)