Non credemmo al dottore, quando ci disse che nostra madre era in coma. “Non preoccupatevi per lei, non sa neppure se ci siete o no. È inutile che restiate all’ ospedale. Darete soltanto fastidio”. E lui come lo sapeva? Non era mai morto! Così a turno passammo lunghe ore con lei giorno e notte, finché rimase in vita. A me toccò uno degli ultimi turni. Eravamo soli nella stanza, io e mia madre. All’improvviso lei apri gli occhi. Aveva grandissimi occhi scuri, meravigliosi.
Un attimo prima avevo pensato: “Mi mancherà moltissimo. Era una grande donna, stavamo così bene insieme, e lei aveva sempre un sorriso per me”. Sapete quali furono le ultime parole che mi disse? Aprì quei grandi occhi, meravigliosi occhi italiani, mi vide con le guance rigate di lacrime e disse…pensate: “Felice, a che cosa ti stai aggrappando?”
In ogni circostanza della vita prediligere il rapporto con la persona prima che con le cose da avere o da fare.
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