Accade a volte nella vita di rendersi conto che non c’è nessuno che ti possa aiutare. E allora si frantumano tutte le tue certezze.
A me è capitato quattro anni fa, nel preciso istante in cui mi sono accorta di avere bisogno dell’aiuto del Signore Gesù. Ero in un periodo di grande sofferenza e ho sentito la necessità di tornare in chiesa a pregare. Provengo da una famiglia cattolica, ma ormai da tanto tempo avevo abbandonato ogni pratica religiosa. Invece quel giorno ero entrata in una parrocchia di Roma e ho continuato a farlo anche successivamente.
Ricordo che alla fine di una delle prime celebrazioni eucaristiche a cui ho preso parte, c’era una benedizione particolare. Il celebrante ha invitato i fedeli ad avvicinarsi, per fare sulla fronte di ognuno un segno di croce. Quando è toccato a me, mi ha chiesto che cosa desideravo. Io non mi aspettavo quella domanda e ho risposto: “Padre, sono una peccatrice”. Ma ho sentito che, mentre mi segnava la fronte, il cuore mi si riempiva d’amore, quasi come una carezza da parte di Dio. E ho capito che il suo amore è più grande dei nostri peccati.
Così, per tramite di quel sacerdote, la Misericordia divina è entrata nella mia vita e l’ha cambiata quotidiano della Parola di Dio sono cambiati il modo di fare il mio lavoro di attrice, il modo di rapportarmi agli altri, le priorità e gli stessi miei interessi. Ho fondamentale di nutrirsi quotidianamente di questa Parola. Grazie all’ascolto della predicazione di un sacerdote, padre Ludovico Fazione, ho sentito che il Signore guariva molte ferite dell’anima. E da lì è nato il mio amore per l’annuncio della Parola. Poi la mia fede è cresciuta in Africa, vedendo l’opera dei missionari…
(Caudia Koll, attrice (da “Sovvenire”)
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