Si chiamava don Gianni. Era malato di sclerosi multipla.
Un giorno un giovane gli chiese: “Ma tu come fai a vivere la Trinità?”. E allora ha parlato della sua vita insieme a dei sacerdoti amici. Ha detto tra l’altro: “vedi, a me piace coltivare i bonsai. Mi aiutano con lo sbocciare di un fiore o l’appassire di una foglia a cogliere qualcosa del mistero della vita. Sovente però faccio fatica a vedere, a maneggiare le mani. Allora i miei amici che vivono con me mi imprestano le mani per potare i bonsai, per annaffiarli e curarli. In quei momenti sento che viviamo la stessa vita che c’è in Dio, perché scorre lo stesso amore”.