Un Dio contromano

Un Dio contromano

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Articoli,

Lun. 03.07.2015: L’originale o  un falso?

Hai mai visto Dio, tu? Che faccia ha? Come la pensa? Quali sono i suoi gusti e le sue preferenze?

Le risposte sono più delle domande, ognuno ha la sua da dire ed è normale: quanto meno una cosa la si conosce, tanto più si mette in moto la fantasia per descriverla.

Ma noi cristiani non diciamo che siamo fortunati, perché Dio ci si è rivelato, si è fatto uomo, ha vissuto sulla terra, ha parlato, agito, è morto e risorto e ci ha lasciato la sua parola?

Noi sappiamo chi è Dio. Più o meno. In nome di questo Dio manifestatosi in Gesù quelli che si dicono cristiani si sono ammazzati a vicenda, hanno messo sui roghi quelli che non la pensavano come loro, hanno sostenuto che la proprietà privata è sacra e inviolabile oppure che bisogna eliminare i ricchi perché siamo tutti uguali, vogliono difendere la civiltà europea (cristiana?) buttando in mare dei poveri cristi disperati (musulmani?).

Evviva Cristo! Fabbricato a immagine e somiglianza del cristiano di turno.

Forse la chiave di lettura sta proprio qui: esiste un originale e varie copie. Ho l’impressione che si sono invertite le parti e le copie hanno preteso di spacciarsi per l’originale, vendendo per buono un falso (o molti falsi).

Domanda: sarà proprio così anche per noi?

Martedì 14.07.2015. Dove e come è nato?

Pensavo a questo, percorrendo recentemente le strade sassose della terra dove Gesù è passato, guardando quel lago attraversato con gli apostoli impauriti, quella città, Gerusalemme, dove si è consumato il dramma della sua vita.

Che Gesù (che Dio) era quello che ha incontrato quella gente della Galilea, della Samaria, della Giudea?

È proprio quello che si pensa di solito?

Dove e come è nato?

Fuori dalla città, festeggiato (si fa per dire) da un branco di pastori assonnati, emarginati anche loro dalla società bene.

E poco dopo questa nascita si colora del sangue di coetanei innocenti del bambino, colpevoli solo di essere sospetti candidati a rovesciare un pazzo criminale dal trono.

E poi questo Gesù butta via trent’anni di vita (la giovinezza con i suoi sogni) nell’assoluto anonimato, in un paesino disprezzato nella regione, facendosi i calli lottando col legno del-  l’ olivo.

Mi chiedo: un Dio si può presentare così? Come uomo normale?