Saputo che, a causa della situazione politica dei loro Paesi, alcuni studenti stranieri si erano trovati senza alcun sostegno economico, assieme ad altre famiglie è iniziata una gara di generosità per aiutarli fino al compimento degli studi.
Per Natale li abbiamo invitati a casa nostra. Sono arrivati tre libanesi (un cristiano maronita e due musulmani), un etiope di religione ortodossa e un nigeriano musulmano. Ci siamo scambiati gli auguri nelle diverse forme: c’era fra tutti una profonda commozione.
A Capodanno ci hanno invitati loro, dopo essere rimasti in piedi una notte intera per preparare i piatti tipici dei loro Paesi; abbiamo trascorso il pomeriggio tra canti e danze delle loro terre. Completati gli studi, molti sono tornati nei loro Paesi.
Prima di partire un giovane musulmano ci ha confidato: “Stare insieme a voi mi ha segnato profondamente. Prima pensavo a Dio come giudice; con voi ho capito che è un padre che mi vuole bene”. (L.F.C., Italia)
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