La pietra molto grande è già rotolata via.
Entrando nel sepolcro, un giovane annuncia la fine della paura perché la vita può avere degli intoppi di cui la morte ne è la parte più lacerante, ma non può essere annullata.
Io sono fatto per vivere e non per morire!
Il sepolcro vuoto indica che la ricerca di Gesù non è in quella direzione. Egli è pronto, come sempre a vivere con noi il cammino che conduce alla vita che non termina.
Il sepolcro c’è ma rimane vuoto.
Ormai la nostra vita è nascosta con Cristo in Dio (Cfr Col 3,3). È già là dove “non ancora” è del tutto arrivata.
Vivendo con Gesù, cioè amando come Lui ha amato e ama, quella vita nascosta si fa evidente e la speranza è proprio quella che non delude perché, come dice san Paolo: “l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,5).