Oratorio e famiglia sono chiamati a costruire la relazione tra loro, con i ragazzi ed anche con il corpo sociale: difesa, protezione, benedizione. Proprio questa difesa così forte, come l’esige la condanna degli scandali, motiva l’alleanza oratorio e famiglia ad assumere un atteggiamento pastorale comune e da mantenere in primo piano: la vigilanza attenta verso quanto non soltanto tiene distaccato il ragazzo dalla conoscenza e fede in Gesù, ma anche dai pericoli che lo circondano, nel corpo e nell’anima (dalla droga alla pedofilia, passando alle parolacce e bestemmie …).
Don Bosco traduceva questa vigilanza in assistenza, e la intendeva preventivamente, come impegno di “mettere i giovani nella condizione morale di non offendere Dio.”
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