Noi sappiamo che siamo fatti ad immagine di Dio e che questa si vede in Gesù. Per cui quando s’ incontra qualcuno, ci si ritrova a tu per tu con Gesù in lui. Quando però il volto assume la fisionomia dell’anziano o malato, allora ci si accorge che quell’immagine diventa più nitida e quella persona manifesta la sua vera identità: la semplicità di  figlio di Dio, il “piccolo” che vive già nel regno dei cieli. E si scopre Gesù come Colui che porta sollievo a chi è nella sofferenza, speranza a chi è nel dolore, gioia a chi è triste e  luce, che illumina lo sguardo, a chi è in confusione.

E anche tu sei invitato a compiere dei gesti semplici, come dare un passaggio a due creature in difficoltà, accogliendo poi un grazie che ripaga bene aver allungato la strada.

E anche tu fai esperienza di autentica gioia, quella promessa da Gesù, e ti sembra di averlo conosciuto un po’ di più solo perché lo hai amato.

(Silvia, Donatella e don Idilio)