Lavoro presso un centro di protesi e riabilitazione.
Squilla il telefono: una signora chiede la disponibilità di organizzare il soggiorno di Vladimir e della sua mamma in arrivo dalla Croazia.
Il piccolo ha bisogno di una protesi alla gamba. Vladimir e la madre sono completamente affidati a me.
La lingua, le difficoltà organizzative per l’intervento, alcuni imprevisti… sono tutte occasioni per suscitare tra amici e conoscenti gesti di generosità.
C’è chi provvede all’alimentazione, chi all’assistenza e ai trasporti. Sembra che diamo qualcosa, invece riceviamo molto di più.
L’amore ha annullato anche il muro della lingua.
F.B., Italia